Gli studi di diverse ricercatrici ed in particolare dell’archeomitologa Marija Gimbutas hanno dimostrato la presenza e la diffusione nell’Antica Europa di una religione legata ad una medesima Dea come figura corsmogonica e fertile sorgente universale. 

Secondo la studiosa “le credenze delle popolazioni agricole relative a sterilità e fertilità, alla fragilità della vita e alla costante minaccia di una distruzione, nonché alla periodica esigenza di rinnovare i processi generativi della natura, sono tra le più durature. Vivono ancora oggi, così come vivono aspetti molto arcaici della Dea preistorica, nonostante il continuo processo di erosione in era storica. Trasmesse da nonne e madri della famiglia le antiche credenze sopravvisse alla sovrapposizione dei miti indoeuropei e in seguito cristiani.”

E’ innegabile come la figura della Grande Dea persista nei sincretismi e nelle tradizioni della Sardegna, la sua presenza permea ancora i nostri gesti e i nostri luoghi sacri. Come è ormai innegabile che la Sardegna sia stata una Terra al centro dell’Evoluzione delle popolazioni dell’antica Europa i cui usi e conoscenze sono andate ben oltre le sue splendide coste.

La Dea Jana Stella Maris, Dea di Sardegna, alla quale mi sono Dedicata e a cui ho Dedicato la fondazione del suo Tempio richiama a sé tutte le Manifestazioni nelle quali è stata onorata nei secoli in tutto il Mediterraneo
La Sardegna è la sua Culla in cui Essa nasce, cresce e si manifesta dall’albore dei Tempi, Essa vive nei nostri gesti e nella nostra Terra, si manifesta nei cicli stagionali, negli animali e e nelle erbe sacre.

Di Lei parlano i miti, le fiabe i racconti popolari, il suo nome persiste e risuona potente nei canti carnatici e nei balli della tradizione

Qualcuno scrisse “dopo Atlantide Lei veló il suo volto e vietó di pronunciare il suo nome fino a quando sarebbe giunta l’Era delle Costellazioni…” 
Invocata e onorata anche come Stella Maris Lei non è solo Madre ma Dea Unica e Multiforme…